Sono una Psicologa Psicoterapeuta iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Friuli Venezia Giulia al n. 1450.

Laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova, ho arricchito la mia formazione conseguendo il titolo di Psicoterapeuta presso la Scuola AETOS di Mestre (diretta dal Prof. Ernesto Gianoli).

Ho frequentato un corso di specializzazione per diventare consulente sul SONNO DEI BAMBINI, il corso per diventare operatore EMDR (2°livello), un corso di Minful Eating e un Master sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento presso l'Università di Udine.

Ho ottenuto il diploma di specializzazione in Analisi Funzionale chiamata anche Psicoterapia Corporea presso la Scuola AETOS di Mestre (diretto dal Prof. Will Davis).

Nella vita, sono moglie e mamma di 3 figli. Oltre alla libera professione come psicoterapeuta, sono insegnante di scuola dell'infanzia, di ruolo da circa vent'anni e per diverso tempo sono stata insegnante di sostegno presso una scuola speciale elementare per alunni diversamente abili.

Mi occupo principalmente di:

  • Terapia individuale (disturbi dell'umore, attacchi di panico, ansie, paure, elaborazione di lutti/traumi, fobie ecc...)
  • Sonno dei bambini
  • Terapia di coppia
  • Analisi Funzionale (ovvero Terapia Corporea tramite la combinazione di un massaggio "a tocco delicato" ed un "lavoro verbale")
  • Disturbi dell'alimentazione (anoressia, bulimia, obesità ecc...)
  • Bullismo, violenze e problemi comportamentali
  • Disturbi dell'apprendimento scolastico

Come terapeuta voglio orientare, sostenere, sviluppare le potenzialità del cliente che deve essere attivo, propositivo, mobilitare le proprie risorse per affrontare la situazione personale, per avviare il cambiamento in modo autonomo, utilizzando le capacità che già possiede e che deve solo riuscire a tirare fuori, riscoprire.

Un mio compito è aiutare a “rimuovere” gli ostacoli, far emergere le possibilità, perché spesso la persona non le vede, non le coglie.  Scegliere vuol dire cambiare e questo fa paura perché spesso stare in una condizione conosciuta (alle volte nel copione) è meno angosciante che affrontare una cosa nuova, manca il coraggio.

Nel mio lavoro con gli altri, li aiuto ad entrare in intimità con loro stessi, a far vedere le varie possibilità, trovando le risorse, ma anche gli aspetti deboli che l’altro ha bisogno di conoscere per evitare di non essere pronto, di non avere i mezzi per arrivare al successo.

Promuovo una relazione d’aiuto tra me e il cliente che porti il cliente stesso alla ricerca del problema, delle cause, dei motivi e delle soluzioni. Non offro soluzioni, ma aiuto l’altro a cercarle, a trovarle. E quando lavoro col cliente, mi piace essere disposta a mettermi in gioco, perché lavoro anche io, dal momento che alcune volte ciò che nasce nell’altro va a toccare il terapeuta che può quindi entrare in contatto con parti di sé a volte anche inesplorate. E' quindi importante per me essere in costante rapporto di supervisione per non incorrere in errori significativi o lasciare scoperte parti di me che possono tornare fuori nel transfert e controtransfert. 

Il lavoro che mi spetta è anche questo: continuare a meravigliarmi quando scopro qualcosa, quando aiuto l’altro a scoprire qualcosa di sé, a trovare le varie strade, a vedere le altre facce nascoste, continuare a stupirmi e pormi in modo sempre nuovo di fronte all’altro, consapevole che ognuno di noi è unico, che non c’è una situazione che si ripropone in modo statico e cui io in modo automatico dò una risposta “preconfezionata”. Ci sono mille risposte, mille strade diverse, mille modi diversi con cui posso fare il terapeuta, con cui posso condurre il colloquio.